CERA D’API: UNO DEI TANTI TESORI DELL’ALVEARE!
La cera d’api è una materia prima molto pregiata che viene prodotta in natura dalle api, in particolare dalla “apis mellifera” (che è la principale ape europea) ed è creata dalla trasformazione chimica del nettare.
In particolare, la cera d’api è secreta da 8 ghiandole ventrali (dette ghiandole ceripare) delle api nella loro fase giovanile e solo a condizione che l’alveare raggiunga una temperatura compresa fra i 33/36°C.
La cera si forma sotto forma di goccioline che a contatto con l’aria solidificano formando piccole scagliette che restano incollate all’addome dell’ape. Successivamente l’insetto le stacca con le pinze delle zampe posteriori e le lavora e amalgama con le mandibole.
In natura le api usano questa cera per la costruzione dei favi: il processo di produzione è molto dispendioso, si pensi che per produrre un grammo di cera ci vogliono 8/10 grammi di miele.


LA CERA D’API ERA UTILIZZATA FIN DALL’ANTICHITÀ
L’utilizzo della cera d’api risale alla notte dei tempi: tracce di cera d’api sono state rinvenute nella grotta di Lascaux, nel complesso di caverne della Francia sud-occidentale, patrimonio dell’Unesco, in cui vi sono reperti risalenti al Paleolitico superiore.
Gli antichi egizi la utilizzavano regolarmente per produrre manufatti di arte orafa e per proteggere gli scafi delle navi dalle infiltrazione. Inoltre veniva impiegata nei processi di mummificazione: tracce di cera d’api sono state rinvenute anche nei dipinti delle mummie egizie di Fayum.
Al medico greco Galeno (129-201 d.C.) si fa risalire la creazione della prima crema “cosmetica” emolliente e rinfrescante alla cera di api, realizzata con olio di oliva e con un’emulsione di acqua.
Le popolazioni romane la utilizzavano per proteggere le opere pittoriche dall’acqua e dall’umidità.
La cera d’api per secoli e secoli ha dunque rappresentato una materia prima d’eccezionale importanza per l’uomo, grazie alla facilità della sua lavorazione e alle sue proprietà impermeabilizzanti.
COMPOSIZIONE E PROPRIETÀ
La cera di api è completamente naturale, la sua composizione può dunque variare, ma il genere è formata al 70% circa di esteri di acidi cerosi, poi da idrocarburi e acidi grassi (liberi e derivati) e in misura molto minore da propoli, alcoli liberi e acqua. Fra le sue proprietà: è emolliente e nutritiva per la pelle ed ha proprietà antidolorifiche, antinfiammatorie ed espettoranti.
PRINCIPALI UTILIZZI
- Industria cosmetica: viene utilizzata nella preparazione di creme idratanti per le mani e il corpo, creme doposole, saponi, detergenti, stick per le labbra, ombretti, mascara e fard.
- Industria farmaceutica: viene impiegata in farmaci per raffreddori, bronchiti e sinusite, ma anche per le gengive infiammate. In passato la cera d’api si metteva a caldo sulle ferite (come una sorta di cerotto naturale) per coprirle ed evitare infezioni.
- Industria alimentari: come additivo alimentare (E901) per donare lucidità ai prodotti e come pellicola di protezione per la stagionatura dei formaggi.
- Artigianato, falegnameria e restauratori: grazie alla sua malleabilità, viene impiegata da artigiani orafi che realizzano calchi e modelli per le lavorazioni di leghe e metalli preziosi o nel restauro di opere d’arte e nella manutenzione-lucidatura di gioielli e oggetti preziosi.
- Viene anche utilizzata per la produzione delle candele profumate: le famose candele alla cera d’api (che sono “naturali” perché non richiedono l’utilizzo di sostanze sintetiche come la paraffina).
- Altri utilizzi: dai pittori per creare le basi per stendere il colore o si usa come ingrediente nelle creme per la lucidatura di scarpe o pavimenti.