Cera Carnauba: a cosa serve e dove si compra

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Mai sentito parlare della cera di Carnauba? Valido sostituto nonché additivo alle cere di origine animale, si tratta di una materia prima di prim’ordine impiegata in molteplici ambiti: una cera vegetale che si ricava dalle foglie e i germogli delle palme sudamericane, particolarmente apprezzata nella cosmesi per le sue ricche proprietà. Scopriamo nello specifico i vari campi di applicazione della Cera Carnauba e dove possiamo acquistarla.

Cera Carnauba a cosa serve

Come anticipato, la cera di Carnauba è un estratto naturale che vanta una serie di proprietà che la rendono particolarmente adatta alla realizzazione di cosmetici, creme e altri prodotti chimici di vario tipo che vedremo anche in seguito. Caratterizzata da un punto di fusione oltre gli 80°C, tra le principali caratteristiche di questo ingrediente possiamo evidenziare:

  • Proprietà emollienti
  • Proprietà idrorepellenti
  • Proprietà lucidanti
  • Proprietà addensanti
  • Proprietà solidificanti
  • Proprietà conservanti

Campi di applicazione

Questo ingrediente dalle mille risorse trova applicazione in svariati settori. Il principale è sicuramente quello della cosmetica, ma anche in ambito alimentare e nel campo farmaceutico. Viene impiegata sia nelle cere per lucidare automobili che nel lucido per scarpe o, infine, per lucidare pavimenti e mobili. In uso alimentare viene adoperata come addensante e agente di rivestimento, mentre nel campo farmaceutico per rivestire compresse o come integratore.

Cera Carnauba e cosmesi

Grazie alle sue qualità addensanti e lucidanti, questa cera di origine naturale viene ampiamente utilizzata per la produzione di rossetti e lucidalabbra, ma anche altri tipi di cosmetici come mascara, eyeliner, fondotinta e ombretti, creme protettive per la pelle e deodoranti. Inoltre la troviamo nei prodotti per capelli e, non ultimo, come ingrediente nella preparazione di saponi solidi

Cera Carnauba fai da te

Prodotto green per eccellenza, la cera di Carnauba trova la sua utilità anche nel campo dell’industria edilizia e del restauro, ma non solo. Troviamo questa cera ecologica anche nell’ambito della produzione di candele e pastelli colorati. In definitiva, questo estratto delle palme da cera è particolarmente duttile ed adatto alla produzione di oggetti e per piccoli e grandi lavori del settore artigianale.

Cera Carnauba dove si compra

Da NSW Toscana Trading puoi trovare materie prime, cere e resine di varie tipologie per la cosmetica e il settore industriale. Per maggiori informazioni, contattaci

MAKING COSMETICS 2021

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Cere naturali utilizzi come addensanti

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Le cere naturali vengono utilizzate dalle  industrie dei cosmetici e dei prodotti per la cura della persona, come addensanti perché hanno delle caratteristiche fisiche e chimiche  specifiche che le rendono particolarmente idonee a questo utilizzo.

Le cere da un punto di vista chimico sono costituite da esteri di acidi, da  acidi carbossilici e alcoli a lunga catena, elementi che le rendono insolubili sia in acqua che nei solventi polari.

Da un punto di vista fisico, invece, sono meno untuose e più dure rispetto ai grassi e molto resistenti all’umidità,  all’ossidazione e alla degradazione microbica. 

Tutte queste caratteristiche contribuiscono a conferire  stabilità ai prodotti cosmetici migliorandone la viscosità e la consistenza. 

Vediamo ora di capire insieme le peculiarità di ciascuna cera e i principali impieghi nell’industria.

Principali cere naturali e loro utilizzo nella cosmetica

La cera vergine, conosciuta anche come cera d’api, è il principale componente utilizzato dalle api per la costruzione dei favi nelle arnie. E’ morbida al tatto ed è costituita da tantissimi composti chimici come: gli alcani, gli acidi carbossilici, gli esteri, i poliesteri e gli idrossi palmitati.

Molteplici gli usi della cera vergine nell’industria, ma un particolare impiego è quello da parte dell’industria dei cosmetici come addensante, emolliente ed emulsionante.

I principali prodotti che la contengono sono: pomate, unguenti e creme, lozioni e balsami, rossetti, mascara e ombretti.

La cera di riso, di origine vegetale, si ottiene dalla lavorazione della crusca dei chicchi di riso. Grazie alla sua particolare viscosità viene utilizzata come addensante nei prodotti cosmetici. Ha inoltre proprietà lenitive ed idratanti ed è quindi ottima per la composizione di creme per il corpo, burri per le labbra  e rossetti.

La cera di carnauba è un cera di origine vegetale pregiata  che si ricava dalle foglie della  Copernicia prunifera, una palma che quando vegeta ha sulle foglie chiuse un sottile strato di cera.

La cera di carnauba contiene principalmente esteri di acidi grassi, alcoli  a lunga catena, acidi e idrocarburi ed ha una temperatura di fusione di 87°, questo la rende ideale per la produzione di stick solidi come i rossetti.

La cera candelilla si ricava dalle foglie dell’Euphorbia antisyphiliticaarbusto che cresce in zone desertiche e che per proteggersi dalle difficili condizioni ambientali secerne uno strato spesso di cera protettiva.

La candelilla contiene principalmente idrocarburi, esteri a lunga catena, acidi e resine triterpeniche ed ha un punto di fusione elevato di circa 67°C 

Molto utilizzata nel settore beauty in particolare per la preparazione di rossetti e balsami per capelli, ma anche nelle emulsioni protettive e nelle matite per le labbra.

Scopri la selezione di cere naturali nel nostro catalogo e contattaci per qualsiasi richiesta.

Gommalacca: preparazione e usi industriali

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Nota sin dall’antichità per le sue proprietà coloranti, protettive e leganti, la gommalacca viene impiegata ad oggi in molteplici campi, dal settore industriale a quello artigianale, ma anche in ambito alimentare e farmaceutico. Derivato naturale e biologico, la gommalacca viene preparata ed utilizzata talvolta anche come additivo alimentare. Scopriamo insieme i principali usi industriali e le tecniche di preparazione di questa resina organica dalle mille risorse.

A cosa serve la gommalacca?

Come accennato, si tratta di un materiale duttile capace di rivestire superfici ed alimenti creando uno scudo protettivo, molte volte utilizzato anche come collante o semplicemente per dare lucidità. Le sue proprietà sigillanti infine la rendono particolarmente adatta per lavori di manutenzione e restauri. Essendo commestibile viene adoperata in ambito farmaceutico come rivestimento di pillole e come glassa o colorante alimentare nel settore dolciario.

Uso della gommalacca nell’industria moderna

Oltre a quello della produzione di oggetti in quanto materia prima, i principali campi di applicazione odierni del settore industriale sono svariati:

  • Lucidatura
  • Rivestimenti
  • Rifiniture
  • Lacche e vernici
  • Confezioni
  • Cere sigillanti
  • Additivi alimentari

Preparazione gommalacca

La gommalacca si presenta sotto forma di scaglie dal colore dorato chiaro trasparente. Per essere utilizzata viene solitamente diluita o sciolta attraverso un processo chimico utilizzando solventi quali ad esempio alcool, metanolo o talvolta acetone. È sufficiente lasciare agire la miscela in un contenitore chiuso per il tempo necessario. A fine processo il tutto viene filtrato adeguatamente.

Gommalacca uso e modalità di applicazione

I principali metodi di applicazione di questo preparato possono essere a pennello, a tampone o a spruzzo. In particolare quando parliamo di additivi naturali, la gommalacca viene spesso scelta ed adoperata da appassionati ed esperti per le sue caratteristiche di bassa tossicità e facilità di applicazione e rimozione. Nelle varie industrie esistono diversi macchinari utilizzati ad hoc per applicare il composto a seconda dello scopo di utilizzo: sigillatura, verniciatura, rivestimento ecc.

La NSW Toscana Trading è specializzata da oltre vent’anni nella distribuzione e vendita di ingredienti ed additivi per le industrie alimentaricosmetiche e farmaceutiche, così come per i settori dell’edilizia ed artigianale.

Contattaci per maggiori informazioni oppure visita il nostro sito!

L’acido tartarico: usi nei principali settori industriali

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Cos’è l’acido tartarico e a cosa serve

Presente in natura in una buona percentuale di piante (principalmente nell’uva e nel tamarindo) l’acido tartarico è un acido organico diprotico, cristallino e bianco. La sua formula chimica è C4H6O6 e il suo impiego si estende a un ampio spettro di settori industriali. In questo breve articolo entreremo proprio nel merito dell’acido tartarico, dei suoi usi e delle sue funzioni all’interno delle fasi produttive. Il nostro staff rimane a completa disposizione per maggiori dettagli sui prezzi di mercato e sulla fornitura. Per maggiori dettagli e per procedere con l’acquisto, non esitare a contattare la nostra sede.

I settori in cui viene comunemente impiegato l’acido tartarico

Settore alimentare

Come già accennato nell’introduzione, l’acido tartarico è presente in natura. Alcuni alimenti come la frutta sono, dunque, la prima fonte da cui viene ricavato il materiale. Ciò basta a dedurre che si tratta di una molecola perfettamente commestibile e che, quindi, può essere utilizzata nell’industria alimentare. La stessa Unione Europea ne consente l’impiego senza restrizioni ed è stato calcolato che la sua tossicità diventa letale solo quando assunto in quantità superiori a 7,5 grammi per chilo nell’essere umano. Grazie al sapore acidulo, l’acido tartarico viene aggiunto a caramelle, marmellate e succhi di frutta. Inoltre, è utilizzato come antiossidante ed emulsionante nella preparazione di pane e lieviti.

Settore enologico

Altro settore d’impiego dell’acido tartarico è quello enologico. Anche in questo caso, il prodotto viene usato per conferire acidità, equilibrare i sapori e aumentare la longevità della bottiglia. Per la precisione, l’aggiunta di acido tartarico è pensata per riequilibrare i cristalli di bitartrato di potassio che si formano sempre durante il processo di produzione dei bianchi e dei rosati (solo raramente nei rossi). La correzione deve, però, essere eseguita in modo tale che i tartari non si formino all’interno della bottiglia. In questo caso, infatti, il vino perderebbe di acidità e freschezza.

L’acido tartarico e le altre applicazioni industriali

Oltre che nel comparto enogastronomico, l’acido tartarico trova impiego in farmaceutica, nell’industria chimica e in agricoltura. In quest’ultimo paragrafo offriamo una panoramica degli usi.

  • Impiego in agricoltura: la molecola è in grado di chelare ioni metallici come calcio e magnesio. Per questa ragione, l’acido tartarico è utilizzato come fertilizzante del suolo.
  • Impiego nell’industria chimica: l’acido tartarico è alla base di prodotti pensati per la pulizia dei metalli come alluminio, rame, ferro e leghe varie. Inoltre, garantisce prestazioni eccellenti quando si tratta di ritardare l’indurimento del gesso.
  • Impiego in farmacologia: quando miscelato al bicarbonato di sodio, l’acido tartarico ha proprietà effervescenti e digestive. Altrettanto importante è il suo contributo per aumentare la solubilità. Viene inoltre complessato ad altri attivi come veicolo per aumentare la solubilità e la biodisponibilità del medicinale.
  • Impiego nell’industria cosmetica: l’acido tartarico è utilizzato per la formulazione di prodotti schiarenti, antimacchia, nel trattamento di discromie e melasma. Dalla cura dell’acne fino alla riduzione dei segni del tempo e delle rughe, i prodotti offrono risultati eccellenti.

 

Per maggiori dettagli sull’acido tartarico e sui suoi usi, non esitare a contattare il nostro staff

Acido tartarico nel vino: cos’è e a che cosa serve nella produzione vinicola

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Acido tartarico dove comprarlo e cosa farne

L’acido tartarico nel vino è un elemento che migliora in modo consistente le proprietà organolettiche del prodotto e, al tempo stesso, ha un impatto positivo sulla sua genuinità. Questo componente si trova direttamente in alcuni frutti come l’uva e il tamarindo; viene largamente impiegato nell’industria cosmetica tanto quanto in quella vinicola. Le caratteristiche per le quali trova applicazione sono la riduzione degli ossidi e la capacità di esfoliare la pelle. Dalle creme peeling fino al processo di vinificazione, ci occupiamo della fornitura del prodotto per un ampio spettro di aziende fuori e dentro i confini nazionali. Di seguito, entriamo nel dettaglio dell’utilizzo di questa molecola nel settore enologico. Per maggiori dettagli sul servizio di fornitura, non esitare a metterti in contatto con il nostro staff.

La qualità del vino e l’utilizzo dell’acido tartarico nell’industria vinicola

Acido tartarico nel vino a cosa serve

Come chiarisce il nome stesso, l’acido tartarico serve a regolare l’acidità del vino. Abbiamo accennato nell’introduzione che questo elemento è già presente nell’uva. Tuttavia, a seconda della qualità, delle annate e di altri fattori legati al processo produttivo, la sua quantità può variare e può non essere sufficiente per le esigenze della cantina. La molecola, infatti, svolge una buona azione in termini di protezione e perfezionamento delle bottiglie. Dunque, questo additivo naturale ha buon mercato in tutto il mondo.

L’importanza del tasso di acidità del vino

Regolare il tasso di acidità di un vino comporta una serie di vantaggi come di seguito elencati.

  • L’acido tartarico crea una barriera che impedisce ai batteri di proliferare nella bevanda. È particolarmente funzionale per limitare i microrganismi che tendono a formarsi durante la fermentazione malolattica.
  • La molecola impatta in modo notevole anche sul sapore conferendo alla bottiglia maggiore acidità.
  • In generale, gli additivi migliorano l’aroma e hanno un potere colorante non trascurabile. In alcuni casi, per limitare quest’aspetto, è necessario ricorrere alla chiarificazione.

Acido tartarico nel vino: dosi consigliate

Chiaramente, l’aggiunta di acido tartarico deve essere ponderata. Il suo utilizzo scorretto può avere conseguenze non trascurabili: il vino può diventare troppo acido o scuro; l’assunzione eccessiva può portare all’intossicazione; è possibile che si formino dei cristalli (tartari) sul fondo o sul tappo che segnalano la scarsa qualità della bottiglia. Dunque, è raccomandato utilizzare l’additivo nelle dosi consigliate. Nello specifico, il grado di acidità di un mosto dovrebbe andare da 0,5 a 1,5 grammi al litro; mentre, quello del vino può oscillare fra 0,5 e 2,5.

Acido tartarico dove si compra e quanto costa

Grazie allo sviluppo delle tecnologie informatiche, oggi è molto più semplice reperire materiali e risorse naturali provenienti da tutto il mondo. Da anni, abbiamo costruito una rete di fornitori su scala globale che ci permette di reperire queste materie prime in tempi rapidi e di provvedere alla consegna direttamente a domicilio. Tutti questi discorsi valgono, ovviamente, anche per l’acido tartarico. Generalmente un sacco da 25 Kg si aggira intorno ai 130 euro, ma i prezzi online possono variare in modo considerevole, specialmente per confezioni ridotte. In ogni caso, il nostro staff rimane a completa disposizione per un preventivo dettagliato.

 

Per informazioni sull’utilizzo dell’acido tartarico nel vino, non esitare a contattarci

Acido ascorbico proprietà

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L’acido ascorbico, o vitamina C, è un nutriente essenziale per il nostro organismo che, non potendo essere sintetizzato dall’organismo, deve essere assunto con la dieta o tramite integratori. Scopriamo tutto sull’acido ascorbicoproprietà e quantità raccomandate.

Acido ascorbicoproprietà e benefici

Acido ascorbico: le proprietà sono davvero molteplici. Questo acido è noto per avere un forte potere antiossidante: grazie alla sua capacità di combattere i radicali liberi, protegge le cellule dallo stress ossidativo.

Innalza le difese del sistema immunitario e riduce stanchezza e fatica, tanto che la vitamina C è inserita dall’OMS nell’elenco dei medicinali essenziali. Tra le azioni immunostimolanti: 

  • stimola la produzione di interferoni (che servono a proteggere le cellule in caso di infezioni virali) 
  • stimola la sintesi degli anticorpi IgG e IgM
  • stimola la produzione dei neutrofili

La vitamina C, inoltre, interviene in molte reazioni metaboliche come: 

  • l’attivazione dell’acido folico
  • la sintesi di alcuni neurotrasmettitori
  • la biosintesi del collagene 
  • l’assorbimento intestinale del ferro

Questa vitamina riduce, infine, l’assorbimento del rame e la tossicità di alcuni minerali.   

Cos’è l’acido ascorbico

Ma cos’è esattamente l’acido ascorbico? Si tratta di una vitamina idrosolubile che, come dicevamo all’inizio, deve essere introdotta tramite la dieta. Non potendo essere accumulata nell’organismo va assunta regolarmente consumando alimenti ricchi di vitamina C o utilizzando integratori. 

L’acido ascorbico fa male?

L’acido ascorbico non fa male, ma un sovradosaggio di vitamina C può avere effetti negativi sull’organismo, soprattutto a livello renale, favorendo la formazione di calcoli, e può anche provocare un’overdose di ferro.

Per evitare questa evenienza è opportuno rispettare il fabbisogno giornaliero, che non deve superare i 60 mg al giorno secondo il LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia).

La carenza di vitamina C, invece, si manifesta con lo scorbuto, una patologia caratterizzata da anemia, inappetenza, emorragie gengivali e sottocutanee, dolori muscolari e perdita della dentatura.

Vitamina C: integratori NSW

Vitamina Calimenti o integratori? Fermo restando che la vitamina C può essere assunta attraverso l’alimentazione consumando arance, kiwi, lattuga ecc., gli integratori garantiscono un’assunzione regolare, controllata e calibrata di questa vitamina. 

L’acido ascorbico puro, inoltre, rappresenta la forma più concentrata di vitamina C: a 1 g di acido ascorbico corrisponde 1 g di vitamina C. Ecco perché utilizzare acido ascorbico, come quello di NSW Toscana Trading, garantisce il giusto apporto di questo nutriente fondamentale.

Contattaci subito per ricevere maggiori informazioni! 

Caseina acida alimentare: a cosa serve?

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La caseina, principale proteina del latte, è considerata una fonte nutrizionale dai molteplici vantaggi. Appartenente alla famiglia delle fosfoproteine, viene largamente utilizzata come additivo alimentare o come integratore alimentare e per la realizzazione di diversi tipi di alimenti, ma anche come additivo nel settore industriale ed artigianale. Scopriamo insieme quali sono le principali caratteristiche della caseina acida e come viene impiegata.

Utilizzo della caseina acida

Le proteine della caseina vengono separate dal latte, di cui ne costituiscono circa l’80%, attraverso un processo chimico, sono largamente utilizzate come integratori dietetici, ma vengono impiegate anche come additivo per addensare, testurizzare o stabilizzare prodotti alimentari e non. Di fatto, la caseina acida è una sostanza che può essere impiegata come materia prima o additivo in diversi settori specifici, a seconda dello scopo di utilizzo. Possiamo a grandi linee suddividere l’utilizzo di questa sostanza nelle seguenti quattro categorie:

  1. Caseina acida alimentare
  2. Caseina acida industriale
  3. Caseina acida per uso farmaceutico
  4. Caseina acida per uso chimico

Caseina acida alimentare

L’utilizzo della caseina acida alimentare è regolamentato a livello europeo. Questa sostanza, ad alto valore nutrizionale, viene utilizzata principalmente per la realizzazione di prodotti alimentari, bevande ed integratori per sportivi e culturisti. Troviamo la caseina acida alimentare anche nel settore enologico per il trattamento di decolorazione dei vini. Non bisogna dimenticare però che la caseina può essere anche un ingrediente molto allergizzante. Di norma, qualsiasi genere alimentare contenente la caseina acida ne deve indicare la presenza sull’etichetta del prodotto.

Alimenti che contengono la caseina

La caseina, come abbiamo detto, è presente oltre che nel latte vaccino, nel latte di capra e nel latte di pecora e altri animali, e nella maggior parte dei derivati del latte quali:

  • Formaggio
  • Latte
  • Burro
  • Yogurt
  • Gelato
  • Altri latticini

Caseina acida industriale

La caseina ha una importante proprietà coagulante. Proprio per questo motivo, in ambito industriale, la caseina acida sfrutta le sue qualità solventi e leganti e viene impiegata in molteplici settori specifici. Oltre che per la produzione di cosmetici, creme e prodotti farmaceutici, la caseina acida trova larga applicazione anche nel settore industriale per la realizzazione di adesivi, colle e stucco, come collante per vernici, pitture naturali, ed infine, sia nel settore dell’edilizia e del restauro che per nella produzione di prodotti per il trattamento delle pelli e delle calzature.

Lo sapevate che..

Oltre ai prodotti di cui sopra, è interessante sapere che questo composto ecologico ed altamente collante viene impiegato anche nella patinatura delle carte, come ad esempio le carte da gioco, fino alla realizzazione dei fuochi d’artificio, con un impiego industriale davvero ampio che si estende a molteplici settori.

Commercializzazione

La caseina, così come altri prodotti in granuli, viene identificata in base alla grandezza che varia dai 30 Mesh fino ai 110 Mesh, poco più fini della farina. Le misure di commercializzazione di questa sostanza ecologica e biodegradabile, sono suddivise come segue:

  • 30 Mesh
  • 60 Mesh
  • 80 Mesh
  • 90 Mesh
  • 100 Mesh
  • 110 Mesh

Noi di NSW Toscana Trading selezioniamo e forniamo materie prime e additivi di origine naturale di prima scelta per il settore alimentare, industriale e artigianale. Contattaci per una consulenza o semplicemente per un preventivo senza impegno!

Caseinati di calcio e sodio: a cosa servono?

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Torniamo indietro un attimo per capire cosa è la caseina. La caseina è una proteina ad alto apporto proteico appartenente alla famiglia delle fosfoproteine, che costituiscono oltre tre quarti delle proteine del latte fresco. I derivati della caseina come i caseinati di calcio e di sodio vengono largamente utilizzati come integratori alimentari; vediamo insieme perché.

Il caseinato di calcio e il caseinato di sodio

Questi composti derivati dalla caseina vengono impiegati come integratori nutrizionali soprattutto in ambito sportivo in quanto contribuiscono ad aumentare la massa muscolare. Vengono altrimenti utilizzati, accompagnati da una corretta dieta alimentare, per curare problemi legati all’obesità, dal momento che vengono assorbiti lentamente generando allo stesso tempo una sensazione di sazietà. Oltre all’impiego come integratori alimentari, i caseinati vengono utilizzati anche nell’industria alimentare per la produzione di gelati, dolci, formaggi e altre applicazioni.

Dove vengono utilizzati caseinati di calcio e sodio

Come detto sopra, questi composti iperproteici vengono spesso impiegati come integratori nutrizionali per l’alto valore proteico assieme ad una ricca composizione di amino acidi essenziali; il loro uso come integratori alimentari è molto diffuso, in particolare nei seguenti contesti:

  • Attività sportiva
  • Esercizio fisico
  • Diete alimentari
  • Cure nutrizionali

Non solo integratori alimentari

Il campo di applicazione dei caseinati di calcio e sodio non si esaurisce nell’ambito degli integratori dietetici ad alto valore nutrizionale o del mondo dello sport, come integratori sportivi. Date le proprietà emulsionanti e il grado di solubilità molto elevato degli stessi, questi vengono largamente impiegati anche nel settore dell’industria alimentare, dell’industria dolciaria e dell’industria farmaceutica.

Principali vantaggi dei caseinati di calcio e sodio

Infine, per concludere, possiamo sintetizzare nei seguenti quattro punti le principali caratteristiche di questi integratori benefici per il nostro organismo:

  1. Alto valore proteico
  2. Solubilità
  3. Digeribilità
  4. Ricchi di aminoacidi essenziali

NSW Toscana Trading è specializzata nella distribuzione e vendita di ingredienti ed additivi per l’industria alimentare.

Se sei alla ricerca di materie prime per il settore alimentare, visita subito il nostro catalogo prodotti e non esitare a contattarci!

Proteine del siero del latte – Benefici

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L’importanza delle proteine nell’alimentazione

La macchina del corpo umano, per funzionare, ha bisogno di energia, come quella che deriva  dalle proteine del siero del latte, che attinge dalla trasformazione degli alimenti ingeriti in sostanze che nutrono il corpo e gli consentono di poter svolgere le funzioni visibili, come il movimento, e invisibili, trasportare l’ossigeno, rigenerare tessuti, depurare il sangue…

I macronutrienti necessari al corpo per funzionare sono tre:

  1. Carboidrati;
  2. Grassi;
  3. Proteine.

Spesso chi vuole intraprende una dieta ipocalorica sceglie di optare per un regime alimentare sbilanciato che può portare ad un dimagrimento effimero. È importante assumere, infatti, la giusta proporzione di nutrienti indispensabili al corpo umano.

Tuttavia, una dieta iperproteica può avere dei benefici ed è auspicabile in alcune situazioni. Sicuramente è la dieta a cui ricorrono tutti quelli che fanno sport di potenza e vogliono aumentare la massa muscolare. In questo caso è necessario incrementare l’apporto proteico per consentire un maggiore sviluppo dei muscoli.

Whey protein

Per chi sceglie di adottare una dieta iperproteica è utile assumere integratori alimentari proteici aggiunti al normale regime alimentare.

Tra le varie scelte di miscele proteiche sul mercato troviamo le proteine del siero del latte o Whey protein.

Questi sono integratori alimentari proteici che hanno un giusto valore nutrizionale con un buon apporto di β-lattoglobulina, α-lattalbumina, immunoglobuline, lattoferrina, lattosio, minerali, vitamine e lipidi.

Queste proteine sono anche considerate efficaci, a livello nutrizionale, per ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione cronica grazie agli effetti antiossidanti, infatti hanno un’efficacia positiva sia per la disponibilità di glutatione ridotto, sia per l’attività del sistema antiossidante endogeno.

I benefici delle Whey protein

Gli integratori alimentari a base di proteine del siero del latte possono essere utilizzati come aiuto in diverse situazioni di deficit alimentare o in regimi alimentari particolari:

  • Nelle diete degli anziani per aiutare la ripresa della tonicità muscolare;
  • Nelle diete degli sportivi per incrementare lo sviluppo dei tessuti muscolari;
  • Nella dieta degli adolescenti in fase di crescita veloce.

Proteine del siero del latte per gli sportivi

Le proteine che sono presenti negli alimenti hanno delle caratteristiche che le rendono assimilabili in modo più o meno veloce. Le whey protein, invece, si assimilano velocemente poiché sono altamente digeribili.

Gli studi condotti su queste proteine hanno determinato che, in campo sportivo, l’assunzione di questi integratori alimentari è consigliata al mattino o subito dopo l’attività intensa.

Lo sforzo fisico intenso, infatti, ha un impatto sulla struttura muscolare che può essere paragonato a dei microtraumi delle fibre. Ma quando il muscolo si rigenera acquista una maggiore robustezza, le fibre divengono più solide e voluminose.

In questo processo le whey protein agiscono in diversi modi. Grazie agli amminoacidi e alle proteine essenziali che forniscono, aiutano la fibra muscolare a rigenerarsi.

Inoltre, sono ricche di leucina, l’isoleucina e valina, aminoacidi proteici che stimolano la sintesi proteica. Infine, la crescita muscolare è favorita dalla stimolazione della produzione di ormoni anabolizzanti che aiutano la produzione del tessuto muscolare.

Se vuoi avere maggiori informazioni sugli integratori alimentari proteici a base di proteine del latte, visita il nostro sito o contattaci!