Acido tartarico nel vino: cos’è e a che cosa serve nella produzione vinicola
Acido tartarico dove comprarlo e cosa farne
L’acido tartarico nel vino è un elemento che migliora in modo consistente le proprietà organolettiche del prodotto e, al tempo stesso, ha un impatto positivo sulla sua genuinità. Questo componente si trova direttamente in alcuni frutti come l’uva e il tamarindo; viene largamente impiegato nell’industria cosmetica tanto quanto in quella vinicola. Le caratteristiche per le quali trova applicazione sono la riduzione degli ossidi e la capacità di esfoliare la pelle. Dalle creme peeling fino al processo di vinificazione, ci occupiamo della fornitura del prodotto per un ampio spettro di aziende fuori e dentro i confini nazionali. Di seguito, entriamo nel dettaglio dell’utilizzo di questa molecola nel settore enologico. Per maggiori dettagli sul servizio di fornitura, non esitare a metterti in contatto con il nostro staff.
La qualità del vino e l’utilizzo dell’acido tartarico nell’industria vinicola
Acido tartarico nel vino a cosa serve
Come chiarisce il nome stesso, l’acido tartarico serve a regolare l’acidità del vino. Abbiamo accennato nell’introduzione che questo elemento è già presente nell’uva. Tuttavia, a seconda della qualità, delle annate e di altri fattori legati al processo produttivo, la sua quantità può variare e può non essere sufficiente per le esigenze della cantina. La molecola, infatti, svolge una buona azione in termini di protezione e perfezionamento delle bottiglie. Dunque, questo additivo naturale ha buon mercato in tutto il mondo.
L’importanza del tasso di acidità del vino
Regolare il tasso di acidità di un vino comporta una serie di vantaggi come di seguito elencati.
- L’acido tartarico crea una barriera che impedisce ai batteri di proliferare nella bevanda. È particolarmente funzionale per limitare i microrganismi che tendono a formarsi durante la fermentazione malolattica.
- La molecola impatta in modo notevole anche sul sapore conferendo alla bottiglia maggiore acidità.
- In generale, gli additivi migliorano l’aroma e hanno un potere colorante non trascurabile. In alcuni casi, per limitare quest’aspetto, è necessario ricorrere alla chiarificazione.
Acido tartarico nel vino: dosi consigliate
Chiaramente, l’aggiunta di acido tartarico deve essere ponderata. Il suo utilizzo scorretto può avere conseguenze non trascurabili: il vino può diventare troppo acido o scuro; l’assunzione eccessiva può portare all’intossicazione; è possibile che si formino dei cristalli (tartari) sul fondo o sul tappo che segnalano la scarsa qualità della bottiglia. Dunque, è raccomandato utilizzare l’additivo nelle dosi consigliate. Nello specifico, il grado di acidità di un mosto dovrebbe andare da 0,5 a 1,5 grammi al litro; mentre, quello del vino può oscillare fra 0,5 e 2,5.
Acido tartarico dove si compra e quanto costa
Grazie allo sviluppo delle tecnologie informatiche, oggi è molto più semplice reperire materiali e risorse naturali provenienti da tutto il mondo. Da anni, abbiamo costruito una rete di fornitori su scala globale che ci permette di reperire queste materie prime in tempi rapidi e di provvedere alla consegna direttamente a domicilio. Tutti questi discorsi valgono, ovviamente, anche per l’acido tartarico. Generalmente un sacco da 25 Kg si aggira intorno ai 130 euro, ma i prezzi online possono variare in modo considerevole, specialmente per confezioni ridotte. In ogni caso, il nostro staff rimane a completa disposizione per un preventivo dettagliato.
Per informazioni sull’utilizzo dell’acido tartarico nel vino, non esitare a contattarci