L’acido tartarico: usi nei principali settori industriali
Cos’è l’acido tartarico e a cosa serve
Presente in natura in una buona percentuale di piante (principalmente nell’uva e nel tamarindo) l’acido tartarico è un acido organico diprotico, cristallino e bianco. La sua formula chimica è C4H6O6 e il suo impiego si estende a un ampio spettro di settori industriali. In questo breve articolo entreremo proprio nel merito dell’acido tartarico, dei suoi usi e delle sue funzioni all’interno delle fasi produttive. Il nostro staff rimane a completa disposizione per maggiori dettagli sui prezzi di mercato e sulla fornitura. Per maggiori dettagli e per procedere con l’acquisto, non esitare a contattare la nostra sede.
I settori in cui viene comunemente impiegato l’acido tartarico
Settore alimentare
Come già accennato nell’introduzione, l’acido tartarico è presente in natura. Alcuni alimenti come la frutta sono, dunque, la prima fonte da cui viene ricavato il materiale. Ciò basta a dedurre che si tratta di una molecola perfettamente commestibile e che, quindi, può essere utilizzata nell’industria alimentare. La stessa Unione Europea ne consente l’impiego senza restrizioni ed è stato calcolato che la sua tossicità diventa letale solo quando assunto in quantità superiori a 7,5 grammi per chilo nell’essere umano. Grazie al sapore acidulo, l’acido tartarico viene aggiunto a caramelle, marmellate e succhi di frutta. Inoltre, è utilizzato come antiossidante ed emulsionante nella preparazione di pane e lieviti.
Settore enologico
Altro settore d’impiego dell’acido tartarico è quello enologico. Anche in questo caso, il prodotto viene usato per conferire acidità, equilibrare i sapori e aumentare la longevità della bottiglia. Per la precisione, l’aggiunta di acido tartarico è pensata per riequilibrare i cristalli di bitartrato di potassio che si formano sempre durante il processo di produzione dei bianchi e dei rosati (solo raramente nei rossi). La correzione deve, però, essere eseguita in modo tale che i tartari non si formino all’interno della bottiglia. In questo caso, infatti, il vino perderebbe di acidità e freschezza.
L’acido tartarico e le altre applicazioni industriali
Oltre che nel comparto enogastronomico, l’acido tartarico trova impiego in farmaceutica, nell’industria chimica e in agricoltura. In quest’ultimo paragrafo offriamo una panoramica degli usi.
- Impiego in agricoltura: la molecola è in grado di chelare ioni metallici come calcio e magnesio. Per questa ragione, l’acido tartarico è utilizzato come fertilizzante del suolo.
- Impiego nell’industria chimica: l’acido tartarico è alla base di prodotti pensati per la pulizia dei metalli come alluminio, rame, ferro e leghe varie. Inoltre, garantisce prestazioni eccellenti quando si tratta di ritardare l’indurimento del gesso.
- Impiego in farmacologia: quando miscelato al bicarbonato di sodio, l’acido tartarico ha proprietà effervescenti e digestive. Altrettanto importante è il suo contributo per aumentare la solubilità. Viene inoltre complessato ad altri attivi come veicolo per aumentare la solubilità e la biodisponibilità del medicinale.
- Impiego nell’industria cosmetica: l’acido tartarico è utilizzato per la formulazione di prodotti schiarenti, antimacchia, nel trattamento di discromie e melasma. Dalla cura dell’acne fino alla riduzione dei segni del tempo e delle rughe, i prodotti offrono risultati eccellenti.
Per maggiori dettagli sull’acido tartarico e sui suoi usi, non esitare a contattare il nostro staff